Rosa Chemical nella bufera: il cantante pubblica alcune storie sui social mentre si sottopone a esami di salute.
Negli ultimi giorni il cantante Rosa Chemical è finito al centro della bufera, ma stavolta non a causa di Sanremo o di Fedez. Il cantante, infatti, dalle sue storie Instagram ha raccontato ai suoi follower di essersi sottoposto ad alcuni controlli presso l’ospedale San Raffaele di Milano, ma gli utenti hanno notato un dettaglio che ha fatto infuriare la bufera.
Solamente pochi mesi fa il cantante si è sottoposto a un intervento alle tonsille.
Scopriamo che cosa è successo e qual è stata la reazione del cantante sommerso dalle critiche.
Rosa Chemical sponsorizza la sanità privata: è polemica
Il cantante negli scorsi giorni ha sponsorizzato un esame medico privato del valore di 2.500 euro presso l’ospedale San Raffaele di Milano.
Attraverso le sue storie Instagram, l’artista ha condiviso la sua esperienza con il Full Body Scan, un innovativo check-up diagnostico disponibile esclusivamente presso questa struttura. “Voglio consigliarvelo” ha dichiarato, parlando dell’importanza della prevenzione.
Rosa Chemical ci invita alla prevenzione ma solo se ti puoi permettere un check up da 2.500 euro pic.twitter.com/C3GPUTNdkb
— Valentina Federici (@Vale_Rici) February 17, 2025
Tuttavia, il costo elevato dell’esame ha sollevato numerose polemiche, con molti utenti che hanno evidenziato le difficoltà di accesso alle cure sanitarie pubbliche.
Sommerso dai commenti negativi, Rosa Chemical ha deciso di rispondere direttamente ai suoi follower. “Capisco che il prezzo possa sembrare elevato, ma investire nella propria salute è fondamentale” ha scritto l’artista nelle sue stories.
I precedenti della polemica social
Nonostante le spiegazioni, la polemica non si è placata, e ha alimentato il dibattito sulla crescente influenza delle celebrità nella promozione di servizi sanitari privati.
Ma questa non è la prima volta che un artista viene criticato per aver promosso servizi sanitari a pagamento. Prima di Rosa Chemical, anche Sfera Ebbasta era finito nel mirino del web per una collaborazione simile con il San Raffaele. Il dibattito resta aperto: è giusto che i personaggi pubblici sponsorizzino servizi medici così costosi?
Nel frattempo, la discussione continua, e il caso di Rosa Chemical dimostra ancora una volta quanto il confine tra pubblicità e sensibilità sociale sia sempre più sottile.